al postino non far sapere . . . .
. . . che esistono gli scooter coperti !!!!
E' una delle terribili e grigie giornate di pioggia continua che caratterizzano questo infausto inverno, parcheggio il mio Adiva vicino ad un ufficio postale e vicino a me si infila un Liberty Piaggio delle Poste Italiane, carico e sporco sino all'inverosimile.
Sfilo le gambe dal Termoscud e scendo dal riparo del mio tettuccio con l'ombrellino già aperto (quando piove lo tengo sul cruscotto !) ed incrocio lo sguardo perplesso del postino completamente zuppo di pioggia, grondante dal casco e dalla gialla giacca cerata : osservo la sporta anteriore semiaperta dove la pioggia sta distruggendo le buste ed i plichi e lo guardo mentre estrae veloce la corrispondenza dal baule posteriore bagnandosi e bagnandola a più non posso; incrociamo un ultimo sguardo mentre mi allontano e leggo nei suoi occhi una domanda inespressa . . . . : ma perchè non ci dotano di scooter con il tetto ?
Me lo sono sempre chiesto anch'io (e forse anche voi !) : perchè i postini, obbligati ad usare ovviamente lo scooter per muoversi all'interno delle città (altrimenti consegnerebbero oggi la corrispondenza del 1985), sono costretti ad usare scooter scoperti ed inzupparsi come spugne ?
Ipotizziamo che le Poste Italiane abbiano scelto i loro mezzi in base ad un mero criterio
economico (quelli che costavano di meno !!), oppure per una convenzione stipulata con una ditta italiana (ma anche Adiva lo è !), trascurando (volutamente ?) la possibilità di coprire la testa ai propri dipendenti, anche se siamo certi che Adiva avrebbe volentieri discusso una eventuale fornitura così cospicua e anche vantaggiosa nell'ottica del ritorno di immagine.
Non sappiamo e quindi non ci sbilanciamo oltre . . . rimane il fatto che i postini . . . ci guardano con odio !
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