Ma d'estate, il tetto dello scooter . . . lo smonto ?

Modular protection system : così hanno chiamato in Adiva la possibilità di configurare lo scooter secondo le esigenze del pilota ma soprattutto in funzione del variare delle condizioni atmosferiche.

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A differenza del precedente Adiva (by Benelli) dove il tetto lo si poteva solamente ripiegare all’interno del baule posteriore, nello scooter attuale i progettisti hanno optato per lasciare al pilota la possibilità di richiuderlo ovviamente nel baule, ma anche di rimuoverlo completamente con il semplice smontaggio di 2 bulloni e di riporlo in attesa della futura “stagione delle piogge”.



Questa soluzione, indubbiamente intelligente e “democratica”, ha creato ovviamente due scuole di pensiero ben distinte : gli “smontatori” estivi del tetto ed i “coperti” tutto l’anno (non ho considerato i “ripiegatori” occasionali in quanto non appartenenti a nessuna di queste due categorie “forti”).



Io mi trovo senz’altro nella categoria dei “coperti” tutto l’anno e vado a spiegare il perchè di questa scelta di vita.



Innanzitutto la capacità di carico del baule (che si mantiene valigie però anche smontandolo completamente, direte voi !) : avendo da tempo eletto lo scooter ad unico mezzo di locomozione, l’enorme spazio sul retro mi serve quotidianamente come il pane.



Provenendo come ho detto dal vecchio Adiva, dove l’unica alternativa era appunto quella di ripiegarlo, ho escogitato tutte le soluzioni possibili per ricavare spazio anche con l’ingombro del tetto chiuso (borse conformate per infilarsi tra una piega e l’altra delle plastiche, scollaggio di parte della moquettatura del baule per sfruttare anche gli spazi interstiziali), ma niente è paragonabile alla capienza del vano completamente sgombro.

solleone


Poi c’è il riparo dal sole : io percorro almeno 50 Km al giorno e farseli con il sole a picco non è uno scherzo, il tetto alzato mi garantisce ombra come un abitacolo di automobile e mi permette di non bollire come un’aragosta quando sono fermo ai semafori.



Riparo smog o polveri in genere
: girate un mese d’estate senza tetto e poi un mese con il tetto e comparate lo stato del parabrezza interno . . . quante polveri in più avete mangiato nel primo caso ?



Protezione da . . . escrementi o altri “bombardamenti” piccione volanti e protezione dal sole cocente della sella, del cruscotto e delle plastiche in genere : d’accordo che lo scooter è concepito per vivere all’aperto e con ogni condizione meteo (o quasi !), ma scommettiamo che questi componenti avranno vita più lunga con il tetto sempre aperto ?

pioggia


Protezione da piogge improvvise : lo so . . siete abituati bene . . d’inverno con il tetto, il Termoscud e una giacca antiacqua chi vi ferma più ? Ma ora siamo d’estate, piove a dirotto causa improvviso acquazzone, il tetto lo avete tolto, il Termoscud lo avete smontato e messo via (oppure lo avete arrotolato e legato allo scudo ed in questo caso, vi voglio vedere srotolarlo tutto sporco ed infilare le gambe sotto il pelo con 35 gradi di temperatura esterna !), infilate di corsa il k-way ma le gambe ? E i vostri mocassini di camoscio ? Chi li proteggerà dall’acqua ?



Per quanto riguarda la ventilazione non c’è problema, non cambia assolutamente nulla in tema di frescura tra tetto aperto o tetto chiuso : l’aria la si prende lo stesso e quella che toglie il parabrezza la toglie sia a tetto chiuso che aperto quindi . . per quanto mi riguarda, il dilemma non si pone e vado a tetto aperto tutto l’anno e voi . . . cosa ne pensate ? Aspetto i vostri commenti . . .

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