La rivincita . . .
Se doveva esserci un anno, un periodo, una stagione che rivalutasse e suggerisse lo scooter "coperto" ebbene . . . eccola servita !
L'inverno più piovoso degli ultimi 100 anni e la primavera . . beh, vedremo le statistiche che musica suoneranno !
Per il momento acqua, acqua e ancora acqua, inframmezzata da qualche ora, (dire giorni mi sembra esagerato), di pallido e sparuto sole che certo non consiglia di "scoperchiare i tetti !"
Ed ecco che i nostri scooter coperti, oltre a regalarci la magnifica funzione che tutti conosciamo, cominciano anche a farsi strada nella mente e nelle mire dei nostri irremovibili compatrioti.
Le città e le tangenziali sono congestionate quotidianamente dal traffico e lo sappiamo, ma quando piove, magicamente si straintasano, si bloccano, si ingarbugliano, quasi che l'automobilista, ignaro di avere un solido tetto sulla testa ed un abitacolo più o meno impermeabile, pensasse di essere ancora più vulnerabile del solito e quindi guardingo ed incerto ad ogni metro del suo procedere.
E' il nostro regno !
Sgombrato il campo anche dagli altri fratelli "normali" (non è frequente vedere scooteristi super imbottiti sfidare le intemperie con lo scooter tradizionale), eccoci muoverci con disinvoltura tra code infinite e rotonde bloccate, rispettando appuntamenti altrimenti impossibili da presenziare, parcheggiando ovunque (e in 30 secondi netti !) e ritornando a casa in tempo utile per l'aperitivo, scrollandoci al massimo un po' di gocce da spalle e braccia : ma davvero ci si ostina ad ignorare questa soluzione di mobilità a medio raggio ?
A voi la parola . . . .
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