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Ed eccoci a commentare quanto visto (nel nostro settore) a E.I.C.M.A. 2008.

Parliamo quindi esclusivamente di Adiva, e della proposta del "Tricke" a tre ruote. 

Anticipiamo però spendendo due parole anche sull'aggiornamento del "vecchio" AD250 : ben pochi ritocchi sono stati apportati ad uno scooter che, come abbiamo ampiamente scritto, poco aveva da migliorare avendo già raggiunto ottimi risultati in relazione agli scopi prefissati dal progetto.

Migliorato dunque il cruscotto (per meglio dire cambiato non migliorato !), ora si propone con 2 elementi cilindrici che racchiudono le stesse funzioni del precedente (personalmente mi andava benissimo anche il "vecchio" !).

Impercettibile poi la modifica agli specchietti retrovisori (anche qui non vedo differenze con i "vecchi" !), nuova invece la motorizzazione da 200 cc e da 400 cc che ampliano la gamma del 125 e del 250.

Nel caso del 200, il propulsore è un Sym come nel 125 mentre il 400 dovrebbe montare il Piaggio Master da 399 cc (come l' MP3).

Personalmente, mentre per il 400 cc vedo logico dotare uno scooter così protettivo di un propulsore che permetta viaggi lunghi e percorsi autostradali con maggior margine e maggior sicurezza (oltre ad equipararsi ai concorrenti nella potenza e nella cilidrata), non vedo molta utilità nella motorizzazione 200 cc, che, pur non essendo proprio sottopotenziata, certo non aiuta a spingere adeguatamente uno scooter non particolarmente pesante, ma sicuramente dotato di una consistente struttura vetrata che necessita di spinta e riserva di potenza.

Operazione forse giustificabile in virtù del prezzo che dovrebbe attestarsi intorno ai 4200 Euro, scelta che, viste le caratteristiche uniche del mezzo in quanto a sicurezza e protettività, dovrebbe sicuramente portarlo a battagliare con le altre marche più vendute.

Per quanto riguarda il tre ruote . . . beh . . credo sia il mezzo più vicino all'auto che ci sia, catturandone quasi tutti i pregi e lasciandole i peggiori difetti (vedi ns. post precedente !) : oltre alla protettività dalle intemperie (solo quando occorre, non sempre come nel BMW C1), si aggiunge ora una una stabilità ed una sicurezza attiva eccezionale, confortata da una frenata che, ripartita ora su 3 dischi ma soprattutto su 3 ruote, diminuisce drasticamente gli spazi d'arresto.

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L'avantreno basculante è completamente diverso dal progetto MP3; anche se la piega raggiunta non è pari a quella del Piaggio (ripetiamo che non è questo lo scooter per andare in pista !), questa soluzione consente anche un movimento antiaffondante in frenata che aumenta la stabilità, supportata anche da un monoammortizzatore a regolazione continua che funziona egregiamente. 

Come nel MP3, ecco il blocco al sistema basculante comandabile dal manubrio che permette di non mettere MAI i piedi in terra.

Inoltre, almeno dal primo prototipo, si può notare che l'ingombro dell'avantreno è minimo, quasi completamente all'interno della carenatura, soluzione che lascia il mezzo libero di infilarsi negli spazi normalmente consentiti solo ai due ruote.

Verrà motorizzato con un Piaggio Master da 399 cc oppure con un Sym da 171 cc (scelta che mi lascia perplesso anche in questo caso, sempre se non obbligata dal prezzo !) e commercializzato verso l'estate 2009.

In conclusione, riservandoci di vederlo in strada l'anno prossimo, possiamo dire che dal punto di vista della mobilità urbana (ed a questo punto anche abbondantemente extraurbana), "non c'è ne più per nessuno !" e che il "trike" di Adiva dovrebbe essere la scelta più razionale come vera alternativa all'auto . . . staremo a vedere !


foto : cyberscooter.it 

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